Trattamenti per Lesioni Vascolari
Laser e IPL
per trattare
efficacemente
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TRATTAMENTI PER
LESIONI VASCOLARI
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Cosa sono
le Lesioni Vascolari.
Le lesioni vascolari che interessano la medicina estetica sono costituite da agglomerati anomali di vasi sanguigni, situati in genere al di sotto o nello spessore della cute, che causano evidenti anomalie cromatiche. Possono essere congenite, come gli emangiomi infantili e le macchie rosso-vinose (le cosiddette ‘voglie’), oppure possono manifestarsi nel tempo come le teleangectasie (capillari), la poichelodermia di Civatte (il caratteristico aspetto maculato-rossastro sulla pelle del viso e del collo) e altre ancora.
Queste lesioni si possono correggere e rimuovere con il laser e la luce pulsata.
Il processo si basa sul principio della fototermolisi selettiva, cioè si utilizzano frequenze particolari ad elevata energia e brevissima durata, cui è sensibile il bersaglio.
Il target cutaneo qui è l’ossiemoglobina, una proteina presente nei globuli rossi; il surriscaldamento causa il danneggiamento della parete del vaso sanguigno con conseguente chiusura del vaso stesso e riduzione del rossore.
Valutazione medica.
Prima di iniziare il trattamento, è fondamentale un’accurata valutazione medica, volta ad individuare eventuali controindicazioni o impedimenti. Il paziente inoltre riceve chiare e realistiche informazioni su vantaggi e svantaggi e sulle probabilità di riuscita dell’intervento.
Nel nostro centro verrete valutati esclusivamente da personale medico in grado di assicurarvi le maggiori garanzie di successo nella rimozione sicura ed efficace delle lesioni vascolari.
Valutazione medica.
Prima di iniziare il trattamento, è fondamentale un’accurata valutazione medica, volta ad individuare eventuali controindicazioni o impedimenti. Il paziente inoltre riceve chiare e realistiche informazioni su vantaggi e svantaggi e sulle probabilità di riuscita dell’intervento.
Nel nostro centro verrete valutati esclusivamente da personale medico in grado di assicurarvi le maggiori garanzie di successo nella rimozione sicura ed efficace delle lesioni vascolari.
Esito del trattamento.
Risultati più evidenti
e rapidi si hanno
nel trattamento di capillari
di grosso calibro.
Risultati più evidenti
e rapidi si hanno
nel trattamento
di capillari
di grosso calibro.
Risultati ottimali si hanno anche su angiomi in pazienti con pelle chiara, mentre le teleangectasie fini sono le più difficili da eliminare.
Altri tipi di lesioni, come ad esempio gli angiomi rubino, necessitano di 1-2 trattamenti e in genere scompaiono e non si ripresentano più; mentre lesioni come le teleangectasie fini sono le più difficili da eliminare, perché possono ricomparire nel tempo.
Come funziona.
Si orienta il laser o la luce pulsata in direzione della lesione.
Nel trattamento dei capillari (teleangectasie), si ha dapprima un aumento del rossore nell’area trattata, poi uno schiarimento del vaso.
Nei trattamenti più aggressivi, si ha uno scurimento con discolorazione grigiastra o un arrossamento più marcato, che tendono a scomparire in 1-2 settimane.
Nel trattamento di angiomi rubino e spider, si ha uno scurimento della lesione con discolorazione violastra che svanisce dopo 1-2 settimane.
La seduta non è dolorosa.
Il trattamento è molto ben tollerato.
Quanto dura.
La durata della singola seduta è in funzione della superficie da trattare; ad esempio lo schiarimento di teleangectasie diffuse agli arti inferiori richiede mediamente 30 minuti; trattare i capillari del viso richiede invece circa 15 minuti.
Quanto costa.
Il trattamento delle lesioni vascolari richiede in genere una serie di 2-5 trattamenti a intervalli mensili o bimestrali.
Indicativamente
il costo di una seduta di Laser/IPL
è di circa 150 euro.
Nel nostro centro utilizziamo Laser A Nd:Yag e Laser ad Alessandrite; abbiamo anche un macchinario IPL che consente di trattare lesioni vascolari sia superficiali che profonde.
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FAQ
Le risposte alle domande più comuni.
Le principali indicazioni per l’utilizzo di questa tecnica sono rappresentate da:
- Teleangectasie: vasi dilatati nel derma superficiale del diametro di 0,1-1 mm, che appaiono generalmente con figurazioni lineari o arboriformi
- Angiomi rubino: piccole papule eritematose
- Angiomi spider: papula rossa centrale da cui si dipartono vasi radiali
- Rosacea
- Couperose
- Poichilodermia di Civatte: discromia rossastra o marrone su torace, collo, guance
- Emangiomi infantili
- Angiomi cavernosi
- Macchie rosso-vinose.
La seduta non è dolorosa. In caso di soglia del dolore molto bassa, è possibile assumere analgesici orali, ma è sconsigliato l’utilizzo di anestetici topici, che spesso contengono agenti vasocostrittori, che ridurrebbero l’efficacia del trattamento.
Nei primissimi giorni dopo il trattamento è necessario evitare attività fisica intensa, sauna, piscina o ambienti caldo-umidi e, per almeno un mese dopo la seduta, evitare l’esposizione diretta al sole o a lampade abbronzanti.
Sempre ed in ogni caso attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico.
Sì, raramente possono manifestarsi alcuni effetti collaterali, quali:
- Eritema ed edema prolungati
- Iperpigmentazione o ipopigmentazione
- Ustioni
- Cicatrici.
Altri segni comuni possono essere rappresentati dalla comparsa di bruciore o prurito nelle zone trattate, che comunque si risolvono in pochi giorni.
Il medico prescriverà in genere creme idratanti e lenitive, in modo da consentire una rapida guarigione e ridurre il disconfort del paziente.
Generalmente non sono necessari controlli medici post-trattamento, ma qualsiasi reazione inusuale va prontamente segnalata al medico.
Una controindicazione specifica è il fototipo scuro (IV-V).
Come per ogni laser terapia esistono controindicazioni generali:
- Infezioni attive nell’area di trattamento (herpes simplex, acne attiva, ecc.)
- Dermatosi nell’area di trattamento (vitiligine, psoriasi, dermatite atopica grave, ecc.)
- Melanoma o lesioni sospette nell’area di trattamento
- Peeling chimici profondi, dermoabrasione o laserterapia effettuati nei 6 mesi precedenti al trattamento
- Diatesi cicatriziale ipertrofico-cheloidea (tendenza a sviluppare cicatrici o cheloidi)
- Disturbi della guarigione delle ferite (collagenopatie, farmaci immunosoppressori, diabete mellito scompensato, ecc.)
- Malattia vascolare periferica
- Coagulopatie (ad es. dovute a terapie anticoagulanti o a trombocitopenia)
- Epilessia
- Alterazioni del trofismo cutaneo, date da terapie croniche con corticosteroidi o da sindromi genetiche, ad es. la sindrome Ehlers Danlos
- Malattie sistemiche in scompenso
- Pacemaker cardiaco
- Abbronzatura
- Utilizzo di creme abbronzanti nelle 2 settimane precedenti al trattamento
- Utilizzo di isotretinoina (Accutane) nei 6 mesi precedenti
- Farmaci fotosensibilizzanti (tetracicline, tiazidi)
- Malattie fotosensibilizzanti (LES)
- Terapia con sali d’oro
- Gravidanza e allattamento
- Presenza di tatuaggi o nevi nelle aree da trattare.
Sì, in alternativa o in associazione al laser/IPL si possono utilizzare:
- Diatermocoaugulazione, da usare con cautela per il rischio di provocare cicatrici
- Terapia fotodinamica (PTD), che usa farmaci topici attivati dalla luce; è un trattamento costoso e con tempi di recupero maggiori.
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